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Dalla vite alla bottiglia: il processo di vinificazione dell’Aglianico – Un viaggio nella creazione di un grande vino

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L’Aglianico del Vulture è un vino rosso dalla grande personalità, considerato uno dei più pregiati d’Italia. La sua produzione segue un processo meticoloso che parte dalla cura della vite e termina con l’affinamento in bottiglia. Scopriamo insieme tutte le fasi che portano alla nascita di un grande Aglianico.

La coltivazione della vite: il terroir del Vulture

L’Aglianico viene coltivato sulle pendici vulcaniche del Monte Vulture, in Basilicata, un territorio unico che conferisce al vino caratteristiche straordinarie. Il suolo ricco di minerali e l’altitudine compresa tra 400 e 800 metri sul livello del mare influenzano profondamente la qualità delle uve, donando al vino una straordinaria complessità aromatica e un’ottima struttura tannica.

L’andamento climatico è fondamentale: l’escursione termica tra il giorno e la notte aiuta a preservare la freschezza e a sviluppare profumi intensi nei grappoli. Inoltre, le pratiche agricole sostenibili permettono di ottenere uve sane e di alta qualità, riducendo l’uso di sostanze chimiche e rispettando l’ecosistema.

La vendemmia: la raccolta a mano delle uve

La vendemmia dell’Aglianico avviene tardivamente, generalmente tra ottobre e novembre. Le uve vengono raccolte a mano in piccole cassette per preservarne l’integrità ed evitare fermentazioni indesiderate. La selezione è rigorosa: solo i grappoli migliori vengono destinati alla vinificazione.

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La vinificazione: dalla pigiatura alla fermentazione

Dopo la raccolta, le uve giungono in cantina e vengono sottoposte a diraspatura e pigiatura soffice per estrarre il mosto. Questo passaggio è cruciale per ottenere un prodotto di qualità, poiché consente di separare i raspi, evitando note erbacee indesiderate.

La fermentazione alcolica

Il mosto viene trasferito in vasche di acciaio inox a temperatura controllata, dove ha inizio la fermentazione alcolica grazie ai lieviti naturali presenti sulle bucce o a lieviti selezionati. Questo processo dura circa 20-25 giorni, durante i quali vengono effettuati rimontaggi e follature per favorire l’estrazione di colore, aromi e tannini dalle bucce.

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L’Aglianico necessita di una macerazione prolungata per esprimere appieno la sua struttura e il suo carattere. Durante questa fase, il vino sviluppa intensi sentori di frutta rossa, spezie e note minerali.

La fermentazione malolattica

Dopo la svinatura, il vino viene travasato in vasche d’acciaio dove avviene la fermentazione malolattica, un processo che trasforma l’acido malico in acido lattico, rendendo il vino più morbido e armonico.

L’affinamento: il ruolo del legno

Dopo la fermentazione, l’Aglianico viene affinato in legno per sviluppare ulteriori complessità aromatiche e tannini eleganti. Le barrique di rovere francese e le botti di grandi dimensioni vengono scelte in base alle caratteristiche del vino e all’obiettivo di invecchiamento.

L’affinamento in legno dura dai 12 ai 24 mesi per l’Aglianico classico, mentre per le riserve può prolungarsi fino a 36 mesi. Durante questo periodo, il vino acquisisce note di vaniglia, cacao, cuoio e spezie, mantenendo sempre una vibrante freschezza.

L’imbottigliamento e l’affinamento in bottiglia

Una volta terminata la maturazione in botte, il vino viene filtrato, stabilizzato e imbottigliato. Tuttavia, il viaggio dell’Aglianico non finisce qui: è necessario un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia, che può variare da sei mesi a diversi anni, per permettere al vino di armonizzarsi e raggiungere il suo massimo potenziale espressivo.

La degustazione: un’esperienza sensoriale unica

Dopo anni di attesa, finalmente l’Aglianico è pronto per essere degustato. Al calice si presenta con un colore rosso rubino intenso, con riflessi granati nei vini più evoluti. Al naso regala un bouquet complesso con sentori di frutta rossa, spezie, liquirizia e tabacco. Al palato è strutturato, con tannini eleganti e una persistenza straordinaria.

Conclusione

Il processo di vinificazione dell’Aglianico è un’arte che richiede tempo, passione e dedizione. Ogni fase, dalla vigna alla bottiglia, contribuisce a creare un vino di straordinaria qualità, capace di raccontare il territorio e regalare emozioni uniche a chi lo degusta.

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